Oggi parliamo di un’altra fibra apprezzatissima che utilizziamo per la produzione di stole e sciarpe estive: il cotone.
Il cotone è una fibra tessile naturale di origine vegetale, ottenuta appunto dalla pianta di cotone, appartenente alla famiglia delle Malvacee. É una pianta annuale con un ciclo vegetativo di circa sei mesi. Il cotone è quindi una fibra tessile naturale, ricavata dalla bambagia, insieme di filamenti che avvolge i semi delle piante del genere “Gossypium” (dall’egiziano Gossypion).
Anche se la sua tessitura ha origine nella preistoria e viene coltivato fin dall’antichità, é stata l’invenzione della sgranatrice a portarlo ad essere oggi il tessuto in fibra naturale più utilizzato nell’abbigliamento e non solo. É infatti impiegato maggiormente per confezionare capi estivi e capi di abbigliamento intimo ma anche lenzuola, asciugamani e federe. Questa fibra é al 100% biodegradabile, ecologico, riciclabile, con una composizione al 95% di cellulosa.
Tra i suoi vantaggi troviamo leggerezza, morbidezza, elevate proprietà di assorbimento e resistenza. La sua resistenza meccanica è influenzata dalla presenza di acqua: le fibre umide infatti sono più tenaci di quelle secche. Il cotone è ipoallergenico e quindi può essere utilizzato da chiunque; permeabile all’aria e traspirante; agevola la dispersione di calore corporeo, quindi è un materiale versatile e adatto ad ogni stagione.
Il colore cambia a seconda del paese di provenienza: in Egitto, ad esempio, la fibra ha un colore tendente al giallo al contrario di quella bianca mediterranea. Stessa cosa vale per la lunghezza della fibra che varia tra i 60 ed i 10 mm. La pianta per poter crescere ha bisogno di un clima, alternando periodi di elevata umidità ad altri molto aridi, necessari alla fase di maturazione. L’Italia ha una coltivazione di cotone molto ridotta, che si concentra nella parte meridionale della penisola.
Della pianta di Gossypium non si butta via praticamente nulla: dalla fibra si produce cotone idrofilo sottoposto a cardatura e a candeggio che lo rendono atto all’assorbimento dell’acqua, e ovatta, un feltro soffice e di scarsa consistenza che si fabbrica mischiando ritagli di cotone, preventivamente lavati battuti e sfilacciati; dai semi, invece, si ottiene olio per usi alimentari e infine dalla cellulosa, trattata con composti di azoto, si possono ottenere esplosivi come il fulmicotone. A differenza di lana e seta, il cotone non viene attaccato dalle terme e non necessita di cure particolari ma qualche accortezza è sempre bene averla. Essendo un materiale naturale, può restringersi se sottoposto a temperature elevate. Infatti per il lavaggio degli indumenti in cotone è consigliato usare acqua fredda e poco detersivo, in quanto potrebbe influire sull’usura del capo.
Abbinando il cotone con la fibra del lino, possiamo produrre dei tessuti sottili, freschi e leggeri perfetti per il periodo estivo!